Sveglia all'alba, preparativi veloci. la macchina è già stra-carica.
si parte.
il momento dei saluti è il più pesante. nessuno vuole vedere piangere la propria mamma.
arriviamo a linate senza quasi aprire bocca. c'è mio fratello Pietro in macchina, e dice qualcosa ogni tanto per rompere la tensione.
perchè c'è tensione! e forse anche un po di paura. ma ormai è tardi per tornare indietro.
la casa svuotata e ripulita. tutto imballato per essere spedito.
no.
si va con l'idea di impegnarsi perchè tutto vada bene.
si va con l'idea di impegnarsi perchè tutto vada bene.
e una volta a linate ecco la sorpresa: i nonni sono scesi dalla montagna per venirci a salutare:
stanno con noi gli ultimi momenti, poi anche noi ci infiliamo nel controllo di polizia. Grazie Tina e Angelo.
ed ecco l'ennesima sorpresa: un vicino di casa che lavora all'aereoporto ha deciso di prendersi
una mezz'ora libera per venirci a salutare. Questo gesto ci ha fatto veramente piacere. Grazie Rino.
ma ora è il momento di imbarcarsi. due chiacchiere col vicino in fila, metti tutto nella cappelliera,
Ladies and gentlemen bla bla bla... si parte.
siamo un po tesi. ma eccoci arrivare a Dublino. prima cosa: metti la felpina che fa freddo.
(Segue)
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